| *Due Survivor si rifugiano all'interno di uno spazioso magazzino di Stary Sobor per dare pace alle loro ossa intaccate da una fastidiosa pioggia gelata.
Appena all'interno, sentono un fetore dolciastro, il classico odore della morte. Seminascosto tra le macerie del magazzino giace un cadavere ormai in putrefazione morto da poco più di un giorno.
Si fanno coraggio e ricacciando indietro i conati di vomito depredano il cadavere di tutto ciò che può tornare utile, uno Zaino Alice, munizioni per AK, una mappa e poco altro.
Passa poco tempo, il fuoco che avevano acceso per arrostire la carne della selvaggina fresca sfrigola ancora, quando all'improvviso odono uno sparo.
Il Survivor soprannominato Dayel sale su per la scala a pioli appostandosi con il suo Lee Enfield su un ponteggio che affaccia all'esterno, l'altro Survivor soprannominato Kevan spegne il focolare in fretta e furia e si apposta al piano terra sorvegliando una delle due uscite con il suo AK dopo aver sbarrato l'altra.
Gli spari continuano e Dayel avvista un uomo, non è uno zombie è un Survivor, è armato di fucile (forse un AK o un Lee Enfield nella foschia aleggiante non riesce a distinguere) che si aggira nella campagna intorno, ha paura, non si fida e decide di aprire il fuoco, *Bang* *Bang* l'uomo cade a terra, forse morto o forse morente.
Kevan sicuro di sè decide di uscire strisciando dal magazzino dall'unica via aperta, a metà del piazzale però viene sorpreso da una raffica di AKM che gli falcia le gambe, urla, cerca di strisciare agonizzante verso un riparo, infine viene raggiunto da una seconda raffica che non gli lascia scampo.
Intanto Dayel cerca l'aggressore, scruta nella foschia, aiutandosi anche con un vecchio binocolo.Infine lo vede, l'uomo cammina cercando riparo tra le tende di un ospedale da campo militare, forse non sa che c'era un altro uomo all'interno del magazzino, è sicuro di sè, esce allo scoperto e Dayel suona la sua musica, la tetra musica di Samuel Colt.*
*Dal diario di un sopravvissuto*
PARTE I
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